venerdì 31 marzo 2017

Sir Peter Shaffer Memorial al National Theatre


Peter Shaffer, acclamato autore di successi come Amadeus ed Equus, è scomparso lo scorso giugno, alla veneranda età di novant'anni. I suoi drammi e commedie lo hanno confermato come uno dei più amati drammaturghi degli anni 60 e 70, con lavori che sono rimasti in cartellone per oltre mille repliche e hanno ricevuto notevole successo di critica e di pubblico. Ancora oggi la sua fama è legata ad Amadeus, recentemente riproposto dal National Theatre, un potentissimo dramma che gli valse il Tony Award alla migliore opera teatrale e l'Oscar alla miglior sceneggiatura quando Milos Forman lo riadattò in un film di grande successo. I suoi lavori dimostrano una vasta gamma di interessi mondani e culturali, con una particolare passione per l'indagine della mente umana e dei meccanismi della storia, ma anche il gusto per il comico nelle esilaranti commedie Black Comedy e Lettice e Lovage.

Ieri pomeriggio il National Theatre lo ha commemorato con uno splendido gala che ha ripercorso la vita e le opere di Shaffer, sotto la divertente forma di un processo in cui un avvocato chiama l'autore stesso alla sbarra per rispondere alle sue domande. E, nel corso del "processo", vengono chiamati a testimoniare anche collaboratori e amici, che hanno dato alla commemorazione un tocco di star-quality. Nel ruolo di Shaffer l'acclamato attore Shakespeariano Michael Pennington ha fatto rivivere il drammaturgo con ironia e carisma, mentre un altro grande del teatro inglese, Simon Callow, lo metteva alle strette. Dai primi tentativi come l'ironico Five Finger Exercise all'ultimo successo Lettice and Lovage, le opere di Shaffer sono brevemente tornate a vivere in scena, grazie a un talentuoso cast che comprendeva star del calibro di Maggie Smith, Ian McKellen, Daniel Radcliffe, Michael Gambon, F. Murray Abraham, Derek Jacobi e Tom Mison.

Ci sono state anche affettuosi ricordi sull'autore come persona generosa e unica, soprattutto nelle commosse parole del drammaturgo Tom Stoppard (Travesties) e Daniel Radcliffe (che fece il suo debutto teatrale con Equus). La Southbank Symphony ha regalato bei momenti con l'esecuzioni di commoventi pezzi di Sondheim, Mozart e Shubert, oltre ad aver accompagnato Lucian Msamati in una scena tratta da Amadeus. Ma il grande momento del gala è stato quando Maggie Smith, la leggenda del cinema e del teatro inglese riportata alla ribalta da Downton Abbey, ha ricreato il suo iconico ruolo in Lettice and Lovage, un ruolo che le valse un Tony Award nel 1990. Nessuno supera il genio comico e il potere che la Smith ha sul suo pubblioco, è bastato un "however" per generare risate e scroscianti applausi.

Particolarmente toccante la parte finale del gala, quando sono stati ricordati i cari di Shaffer stroncati dall'AIDS, tra cui l'amato compagno di una vita. Quello messo in scena al National Theatre è stato un glorioso omaggio a un grande scrittore, fatto rivivere nelle parole e nelle performances di artisti che hanno segnato un'epoca.

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