sabato 6 novembre 2021

Jenna Russell a Cadogan Hall


Dopo quasi quarant'anni dal suo debutto sulle scene londinesi, Jenna Russell si è finalmente sentita pronta a tenere il suo primo concerto. Acclamata attrice e cantante, la Russell si è distinta per il suo vasto repertorio, che abbraccia tragedie di Shakespeare e Marlowe tanto quanto musical contemporanei di Jason Robert Brown e Jeanine Tesori, ma ad averla resa una beniamina del pubblico londinese sono le sue raffinatissime interpretazioni dell'opera di Stephen Sondheim. Fu proprio in un musical di Sondheim, Sunday in the Park with George, che fece il suo debutto a Broadway nel 2008 e ottenne una candidatura al Tony Award; l'anno prima aveva recitato nel musical a Londra, vincendo il Premio Laurence Olivier per la sua acclamata interpretazione del duplice ruolo di Dot e Marie. Noi l'avevamo vista cinque anni fa (!!!) in Grey Gardens, dove aveva regalato al pubblico una performance monumentale in un altro duplice ruolo, quello di Big e Little Edie. 

Visibilmente emozionata per questo debutto tardivo, Jenna si presenta sul palco con il suo atteggiamento alla mano da anti-diva, ma non lasciatevi ingannare: è davvero una star. Spigliata nei suoi aneddoti sullo show-business e la propria carriera, la cantante ripercorre i quattro decenni di attività sulle scene, cantando brani dai suoi primi successi (come "I Dreamed a Dream" da Les Misérables) e canzoni dalle sue ultime imprese (una bellissima "Another Winter in a Summer Town" da Grey Gardens, "Non Je Ne Regrette Rien" da Piaf). Alternando canzoni drammatiche ed altre più divertenti ("No Cocaine in Cancun", "Don't Jump Off The Roof, Dad"), la serata scorre piacevole in un'atmosfera intima che farebbe pensare più a un dopo cena tra amici che un concerto tenuto da vera e propria aristocrazia del West End.


Certo, come ogni prima volta anche questo concerto ha le sue pecche: come era successo durante lo spettacolo di Chita Rivera, anche questa volta l'acustica è piuttosto infelice, per non parlare di un percussionista un po' troppo irruento che avrebbe spesso ha coperto la voce della Russell. Il secondo tempo soffre anche di una scelta di canzoni non riuscitissima, ma la serata si risolleva gloriosamente nel finale, quando l'attrice ha cantanto due eccezionali versioni di "Children and Art" e "Losing My Mind" che le sono valse una standing ovation.  Certo, magari un duetto e un secondo encore non avrebbero guastato alla fine, ma queste due ore sono state comunque una splendida serata trascorsa con una grande artista e, se non altro, hanno riacceso la speranza di rivederla prestissimo a teatro.

★★★★

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