sabato 23 ottobre 2021

Transverse Orientation al Sadler's Wells Theatre


Dimitris Papaioannou si è affermato come uno dei maggiori nomi del teatro greco degli ultimi quarant'anni. Regista, coreografo e visual artist, Papaioannou è diventato noto al grande pubblico nel 2004, quando fu scelto come direttore artistico per la cerimonia d'apertura delle Olimpiadi di Atene. La sua ultima fatica teatrale, lo spettacolo Transverse Orientation, è appena arrivato sulle scene londinesi dopo tre tappe italiane a Napoli, Torino e Reggio Emilia. 

Gli otto danzatori portano in scena tableaux di grande impatto visivo, in cui Papaioannou esplora archetipi narrativi e visivi della cultura occidentale in generale e greca in particolare. Le immagini create si sviluppano con infinite sfaccettature e su tutte spicca un toro di grande realismo, tramite cui riviviamo le memorie classicheggianti della tauromachia e del rapimento di Europa, ma anche scene più moderne da corrida.

L'assenza di una trama a tratti si fa notare e un'ora e tre quarti di spettacolo sono un po' troppi senza una narrazione che tiene insieme il tutto. Il genio creativo di Papaioannou, comunque, continua ad emergere, così come la sua rara capacità di creare scene in cui il grottesco convive con la vera bellezza e la ripetitività si tinge di ironia. Movimenti e gestualità nello stile di Pina Bausch assumono toni beckettiani: tramite essi Transverse Orientation esplora tematiche esistenziali e si interroga sulla natura umana. La scena finale è forse quella che riassume meglio il pensiero di Papaioannou, unendo un ironico commento sulla futilità dei nostri sforzi all'ammirazione e alla speranza che la bellezza della natura sa suscitare in tutti noi.

In breve. Papaioannou ricorre all'inconscio collettivo per esplorare temi esistenziali in una performance di grande impatto visivo ma non sempre illuminante.

★★★

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