lunedì 26 ottobre 2015

Hey, Old Friends! al Theatre Royal, Drury Lane


Pochi compositori hanno influenzato il teatro musicale quanto Stephen Sondheim, l'autore degli acclamatissimi Sweeney Todd, Into the Woods, Follies, A Little Night Music, Passion, Pacific Overtures e tanti altri ancora. Vincitori di un Oscar, otto Tony Awards e di un numero imprecisato di Grammy, Sondheim ha completato il processo iniziato dal suo maestro Oscar Hammerstein II (Il Re ed Io, Tutti insieme appassionatamente) di trasformare il teatro musicale da genere di puro intrattenimento a una nuova e potente forma di teatro moderno capace di trasmettere emozioni al di là di ogni sforzo del teatro di prosa.

Influenzato da Ravel e Rachmaninoff nella musica e da Brecht nei libretti, Sondheim è riuscito ad elevare il musical a vera e propria forma d'arte riscuotendo successi in tutto il mondo anglosassone ed è tanto amato nei natii Stati Uniti quanto in Gran Bretagna. Da 22 anni infatti la Sondheim Society di Londra organizza eventi per avvicinare il pubblico all'opera di questo geniale compositore con concerti, competizioni e speciali rappresentazione. Ieri sera, per una rappresentazione soltanto, è andato in scena al Drury Lane Theatre un grande concerto per celebrare l'ottantacinquesimo compleanno di Sondheim e, tra gli oltre cento artisti coinvolti, non mancano i nomi dell'aristocrazia del teatro musicale britannico: Rosemary Ashe, Marianne Benedict, Tracie Bennett, Lorna Dallas, Anita Dobson, Erin Doherty, Anton Du Beke, Daniel Evans, Dominic Ferris, Tim Flavin, Anna Francolini, Tiffany Graves, Simon Green, Haydn Gwynne, Anita Harris, Kit Hesketh-Harvey, Marilyn Hill Smith, Bonnie Langford, Rula Lenska, Jason Manford, Millicent Martin, James McConnel, Grant McConvey, Alistair McGowan, Robert Meadmore, Martin Milnes, Charlotte Page, Nicholas Parsons, Michael Peavoy, Laura Pitt-Pulford, Anne Reid, Joseph Shovelton, Sally Ann Triplett e Michael Xavier. E, tanto per non esagerare, aggiungiamoci pure il ritorno sulle scene della grande dame Julia McKenzie dopo oltre dieci anni di silenzio e un'orchestra dal vivo di oltre quaranta elementi e vi farete un'idea di cos'è Hey Old, Friends!

E' stata decisamente una serata di grande musica, eseguita impeccabilmente dall'ottima orchestra e dall'impressionante sfilata di grandi nomi del musical inglese. I momenti migliori della serata sono stati, secondo me, il bellissimo duetto Move On tra Anna Francolini e Daniel Evans, l'esilarante There's Always A Woman cantanta da Rosemary Ashe e Laura Pitt-Pulford e l'incredibili medley di Martin Milnes e Dominic Ferris: in cinque minuti hanno intrattenuto il pubblico con 43 canzoni! Bonnie Langford, una delle beniamine del pubblico britannico sin dagli anni settanta, ha sfidato la gravità (e i suoi oltre cinquant'anni) in un'acrobatica Can That Boy Foxtrot!, non solo cantata splendidamente ma eseguita nel corso di spettacolari ed elaborati passi di danza.

Millicent Martin


L'ultima mezz'ora, poi, è stata davvero fenomenale, con una successione di sei canzoni e sei artisti semplicemente straordinari. A cominciare il grande finale ci ha pensato l'ottuagenaria Millicent Martin, che ha deliziato il pubblico con una canzone davvero birichina prima di lasciare il palco a Tracie Bennett e alla sua esilarante Broadway Baby. Haydn Gwynne ha cantato una struggente Send in the Clowns e l'ottimo soprano Charlotte Page ha fatto inumidire parecchi occhi con un'indimenticabile Losing My Mind. Kim Criswell ha risollevato il morale con una I'm Still Here da far tremare i lampadari e, alla fine, Michael Xavier ha regalato la miglior performance della serata con una potentissima Being Alive

Hey, Old Friends! è stata una grande celebrazione, impeccabilmente interpretata ed eseguita, del genio di Sondheim e, francamente, io sto già cominciando a risparmiare per il novantesimo compleanno del maestro... un'altra serata come questa non me la perderei per nulla al mondo!

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