domenica 27 gennaio 2019

Swan Lake al Sadler's Wells Theatre


Il classico moderno di Matthew Bourne è tornato per un trionfale mese di repliche al Sadler's Wells Theatre di Londra, il tempio della danza moderna. Qui tutto cominciò nel 1995, quando il pubblico ebbe per la prima volta la possibilità di vedere i cigni maschi danzare i ruoli fino ad allora ricoperti da ballerine con chignon e tutù. Una scelta controversa ma che si rivelò un successo senza precedenti, confermato dalle numerose tournée mondiali del balletto che hanno portato il genio visionario di Sir Matthew in tutti i continenti. Lo Swan Lake di Bourne va a rimaneggiare il classico di Pëtr Il'ič Čajkovskij non solo nel sesso dei ballerini, ma anche nella struttura della (meravigliosa) partitura e della trama. Il principe di Bourne ha un che di amletico e Romantico, un giovane uomo tormentato dagli impegni reali e dall'assenza di affetto materno, allontanato da ogni possibile amore o amicizia dal suo rango e manipolato per intrighi di potere a corte. Sull'orlo del suicidio, il principe vede un cigno nel lago e la sua bellezza, grazia e libertà lo attirano e gli danno speranza. La vita di corte presto negherà all'erede al trono anche questo sogno, portandolo alla pazzia e alla morte: una morte in cui forse potrà trovare la pace e ricongiungersi con quel cigno che gli ha dato per primo l'illusione della libertà.

Il balletto di Bourne viene spesso definito "la versione gay del Lago dei Cigni", una definizione che diverte il coreografo ma che è decisamente riduttiva. Certo, il sensuale pas de deux tra il principe e il cigno nel primo atto ci parla sicuramente di attrazione fisica tra i due, sviluppata ulteriormente nel secondo atto, quando uno straniero con le sembianze del cigno si presenta al ballo a corte, ma l'animale è anche simbolo di quell'aggressività, indipendenza e libertà che il principe brama. Negli ultimi anni c'è stata una certa tendenza nel casting di selezionare il cigno tra ballerini di danza moderna o anche dal musical, ma quando il primo ballerino viene dalla tradizione del balletto classico la differenza si vede, eccome. Matthew Ball, ballerino principlae del Royal Ballet, è meraviglioso nei suoi ruoli del cigno e dello "straniero", ma è soprattutto nel primo che dà il meglio di sé. Con grazia e agilità, porta in scena un cigno ricco di interessanti sfumature drammatiche, che con il corpo muscoloso ma sottile suggerisce una giovinezza simile a quella del principe, ma libera da limiti e responsabilità: al contrario che con cigni più massicci e virili come l'eccellente e compianto Jonathan Ollivier, il principe può davvero vedere nello Swan di Ball un suo doppio. E in quelli che sono tradizionalmente i ruolo di Odette ed Odille, Matthew Ball è davvero indimenticabile.

Matthew Ball nel ruolo del Cigno

Dominic North è un principe particolarmente sofferente e ansioso, che usa le belle linee e l'ottima preparazione tecnica per costruire un personaggio sfaccettato e intenso. I suoi momenti migliori sono nel pas de deux con Ball e nelle scene con la madre, l'ottima Regina di Katrina Lyndon, in cui danza il suo desiderio di affetto con commovente disperazione. Ruba la scena nel ruolo minore della fidanzata una Carrie Willis molto Legally Blonde, che porta il tanto necessario "comic relief" nel primo e nel secondo atto. Le scenografie e i costumi di Lez Brotherston sono ormai diventati iconici, grazie anche alla scene finale di Billy Elliot: sono eleganti e funzionali, aiutano la trama a dipanarsi senza esere troppo intrusivi. Le orchestrazioni di Rowland Lee fanno onore al compositore, così come l'impeccabile direzione musicale di Ben Pope, che conduce l'orchestra (sfortunatamente assente nelle tappe italiane della tournée del 2013) in un rendimento eccellente della più celebre partitura di un balletto. E ovviamente non si piò evitare di rimarcare la bellezza, intelligenza ed originalità della regia e delle coreografie di Matthew Bourne, che hanno saputo reinterpretare un balletto leggendario in un modo che, pur portando rispetto all'originale, crea un risultato unico e bellissimo. Le repliche a Londra sono finite, ma l'allestimento andà in tournée nelle principali città inglesi fino a maggio, non perdetevelo!

In breve. A ventitré anni dal debutto, questo revival ci ricorda la bellezza dell'opera di Matthew Bourne, che ha saputo creare un vero ed indimenticabile classico moderno.

★★★★

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