lunedì 17 ottobre 2016

Kenny Morgan all'Arcola Theatre


The Deep Blue Sea viene considerato il capolavoro del commediografo inglese Terence Rattigan (autore anche di Harlequinade) e nel 2011 è diventato un apprezzato film con Tom Hiddleston e Rachel Weisz. Rattigan concepì la trama del dramma quando gli fu comunicata la notizia del suicidio del suo giovane ex amante Kenneth Morgan. Kenny Morgan è come il drammaturgo Mike Poulton ha immaginato le ultime ore di vita del suicida e il risultato è uno stupefacente dramma in scena all'Arcola Theatre.

Londra, 1949. Il tentativo di suicido del trentenne Kenneth Morgan (ex attore allo sbando, ex amante di Terence Rattingan ed ex giovane di belle speranze) viene interrotto bruscamente quando un vicino di camera della pensione in cui vivono sente odore di gas. Kenneth viene curato e accudito dai premurosi vicini e in quello che si rivelerà essere l'ultimo giorno della sua vita riceve due visite importanti. La prima è proprio quella di Terry Rattigan, l'acclamato commediografo, che lo invita a tornare a vivere con lui; ma Kenny rifiuta, perché stanco di vivere con i patetici tentativi di Rattigan di nascondere anche agli amici più intimi la loro relazione. Il secondo è il ritorno a casa del lunatico fidanzato Alec, che dopo aver scoperto del tentativo di suicidio decide di lasciare Kenny. Ancora una volta solo e senza speranze, Kenneth tenta nuovamente il suicidio.

Splendidamente diretto da Lucy Bailey, Kenny Morgan è un dramma dal forte impatto emotivo. Tutti i piccoli passi che portano Kenny a compiere il gesto estremo sono mostrati con un'umanità che non nasconde l'aspetto fortemente drammatico della vicenda. Il rapporto tra Terry e Kenny e quello tra Alec e Kenny appaiono come i due estremi di uno spettro e nessuno dei due è particolarmente positivo. Tra un amante fagocitante e uno al limite della bipolarità, Kenny trova una momentanea ancora di salvezza solo nella "gentilezza degli estranei", nei vicini messi in allerta dall'odore del gas. L'ottimo testo di Mike Poulton è farcito di citazioni da The Deep Blue Sea, ma Kenny Morgan si erge fieramente sulle proprie gambe e lo spettatore che non conosce l'opera di Rattigan può apprezzarlo tanto quanto un suo profondo conoscitore.

Paul Keating e Pierro Niel-Mee

Certo, con le sue quasi tre ore uno potrebbe sostenere che il dramma è un po' troppo lungo e il primo atto in particolare è un po' troppo statico. Ma raramente mi sono trovato così coinvolto con un personaggio quanto lo sono stato con l'omonimo protagonista di questo nuovo dramma: negli ultimi istanti lo spettatore si scopre smanioso della speranza che qualcun altro entri nella camera di Kenny e lo salvi. L'ultimo momento è particolarmente potente: immersi del buio, gli spettatori non possono che ascoltare impotenti i profondi respiri di Kenny che, sdraiato di fronte alla stufa, inala il gas letale.

Paul Keating è un fenomenale Kenny e la sua performance è una di quelle straordinariamente dettagliate che rimangono impresse. Descrive magistralmente l'arco del personaggio e mette a nudo la propria anima come solo un grande interprete sa fare. Simon Dutton è forse un po' troppo affabile e paterno nel ruolo di Rattigan: è sicuramente un bravo attore, ma la sua performance non mette in mostra la debolezza e la vergogna del personaggio come dovrebbe. Pierro Niel-Mee è ottimo nel ruolo dell'instabile fidanzato Alec e la sua performance brutale e violenta si integra alla perfezione quella di Keating. Davvero superlativo anche George Irving nel ruolo di Mr. Ritter, l'uomo che salva Kenny la prima volta. E' un immigrato austriaco e, in quanto ebreo, il metodo di suicidio scelto da Kenny lo ha tubato profondamente: il discorso con cui cerca di convincere il protagonista a desistere dalle sue intenzioni è uno dei più toccanti del dramma. Brave anche Marlene Sidaway nel ruolo della padrona di casa e Lowenna Melrose nella parte dell'amante di Alec.

In breve. Splendidamente diretto e recitato, Kenny Morgan è un piccolo capolavoro dall'enorme impatto emotivo, un dramma toccante e un "must see" per gli amanti del teatro di passaggio a Londra.

★★★★½

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