Kings of Broadway al Palace Theatre
Il giovane produttore e direttore d'orchestra Alex Parker è uno dei nomi più promettenti del West End e la sua cura per il dettaglio e la passione per le grosse orchestre lo porteranno molto lontane. Dopo aver organizzato un meraviglioso concerto per il quarantesimo anniversario di A Little Night Music in gennaio, Alex Parker torna al Palace Theatre con un nuovo concerto in onore dei tre idoli di ogni amante di musical che si rispetti: Stephen Sondheim, Jerry Herman e Jule Styne.
Stephen Sondheim è il leggendario compositore di musical come Sweeney Todd e Follies e librettista dei classici West Side Story e Gypsy; Jerry Herman ha scritto alcuni dei più grandi classici dell'epoca d'oro di Broadway, come Hello, Dolly! o Mame. Jule Styne, che di Gypsy ha scritto la colonna sonora, è invece autore di canzoni famosissime, tra cui Diamonds are a girl's best friend.
Per questo concerto, non a caso chiamato Kings of Broadway, Alex Parker ha convocato un imbattibile gruppo di artisti, i membri della gioventù dorata del West End e stelle consolidate: Alistair Brammer, Michael Colbourne, Andy Conaghan, Deborah
Crowe, Janie Dee, Zoe Doano, Fra Fee, Richard Fleeshman, Bradley Jaden, Claudia
Kariuki, Emma Kingston, Peter Lockye, Nadim Naaman, Anna O'Byrne, Caroline O'Connor Jamie Parker, Laura Pitt Pulford, Anne Reid, Caroline Sheen, Celinde Schoenmaker, Laura Tebbutt e Alex Young. Ma la vera star della serata è stata l'orchestra di 32 elementi condotta dallo stesso Parker, un'orchestra che ha eseguito alla perfezione le magnifiche canzoni da musical come Mame, Hello
Dolly, Dear World, La Cage Aux Folles, Funny Girl, Gypsy, Gentleman Prefer
Blondes, Sunday In The Park With George, Company e Follies.
Un concerto con tutti questi elementi non può certo sbagliare e Kings of Brioadway decisamente non lo fa: tiene incollato il pubblico per oltre due ore e mezza con una sfilata meravigliosa di showstoppers. Canzoni come I Am What I Am, I Won't Send Roses, I'm the Greatest Star, The Party's Over sono state eseguite alla perfezione e nel cuore del secondo atto lo show si è letteralmente fermato per il suo momento clou. Le cinque star del concerto sono entrate e, una dopo l'altra, hanno mandato in delirio il pubblico con le loro esibizione mozzafiato. A cominciare ci ha pensato Caroline Sheen con una splendida If You Hadn't, But You Did, seguita dall'ironica Janie Dee con la sua aggressiva Ladies Who Lunch e da Anne Reid con I was Beautiful. A completare in carismatico quintetto, Caroline O'Connor ha cantato una struggente Time Heals Everything prima di lasciare il palco a Laura Pitt Pulford e alla sua People che non ha niente da invidiare a Barbra Streisand.
Kings of Broadway è stato un concerto meraviglioso con una serie di grandi canzoni splendidamente eseguite e, personalmente, non vedo l'ora di scoprire quale sarà il nuovo progetto di Alex Parker.
Un concerto con tutti questi elementi non può certo sbagliare e Kings of Brioadway decisamente non lo fa: tiene incollato il pubblico per oltre due ore e mezza con una sfilata meravigliosa di showstoppers. Canzoni come I Am What I Am, I Won't Send Roses, I'm the Greatest Star, The Party's Over sono state eseguite alla perfezione e nel cuore del secondo atto lo show si è letteralmente fermato per il suo momento clou. Le cinque star del concerto sono entrate e, una dopo l'altra, hanno mandato in delirio il pubblico con le loro esibizione mozzafiato. A cominciare ci ha pensato Caroline Sheen con una splendida If You Hadn't, But You Did, seguita dall'ironica Janie Dee con la sua aggressiva Ladies Who Lunch e da Anne Reid con I was Beautiful. A completare in carismatico quintetto, Caroline O'Connor ha cantato una struggente Time Heals Everything prima di lasciare il palco a Laura Pitt Pulford e alla sua People che non ha niente da invidiare a Barbra Streisand.
Kings of Broadway è stato un concerto meraviglioso con una serie di grandi canzoni splendidamente eseguite e, personalmente, non vedo l'ora di scoprire quale sarà il nuovo progetto di Alex Parker.
★★★★
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