Mr Foote's Other Leg al Theatre Royal Haymarket
Mr Foote's Other Leg, in scena all'Haymarker Theatre fino al prossimo sabato, è tratto dall'omonimo romanzo di Ian Kelly, che ha riadattato il suo libro anche per le scene. La commedia (?) racconta la vita, il successo e la caduta di Sam Foote, un attore, scrittore e produttore poco ortodosso del XVIII secolo. Contrapponendosi al metodo realista e un po' pedante di David Garrick, Foote mette in scena opere satiriche un po' troppo pungenti e versioni riadattate di Shakespeare, tra cui una famigerata versione comica di Otello. Dopo un tragico incidente a cavallo, a Foote viene amputata una gamba e la menomazione si riflette sulla salute mentale dell'uomo. Sam Foote perde il decoro e il contegno e le sue satire diventano via via più mirate e specifiche fino ad inimicarsi membri dell'aristocrazia. Denunciato per sodomia, la nuova caduta di Foote sarà ancora più rovinosa della precedente.
Mr Foote's Other Leg è una commedia drammatica che promette molto e mantiene poco: certo, ci dà uno spaccato del teatro del XVIII secolo e non mancano i momenti interessanti - per non parlare di un paio di battute davvero niente male - ma alla resa dei conti davvero non decolla. La vita di Foote è rocambolesca e interessante, indubbiamente fu un precursore e promotore di certi tipi di intrattenimento (la satira nel censurato teatro dell'epoca, le performances in drag in periodo che preferiva nascondere la sessualità), ma per una commedia di quasi tre ore di materiale su cui lavorare c'è davvero poco e quello che c'è viene usato male.
Simon Russell Beale, uno degli attori più amati del West End, è ottimo nel ruolo di Foote e riesce a rendere alla perfezioni tutte le sfumature del personaggio: la sagacia, il dolore, il trionfo, la follia e l'umiliazione. Si destreggia abilmente tra ricchi abiti femminili e una gamba di legno, rendendo la claudicante fisicità di Foote in modo impeccabile. Ero seduto in prima fila e in una particolare scena del secondo atto, quando Foote minaccia il suicidio sull'orlo del proscenio, vedere quella singola lacrima rotolare giù da una guancia è stato davvero toccante. Quello che fa Beale nel ruolo di Foote è ridare completamente vita a uno dei personaggi dimenticati della storia, con la classe che solo un consumato signore del palcoscenico può avere.
Il resto del cast è altrettanto valido. Jenny Galloway è una fenomenale Mrs. Garner, l'energica stage manager dell'impresa di Foote che tira avanti la baracca con una straordinaria parlata cockney e maniere brusche e un materne. Frank Barber è un ottimo Micah Balfour, l'ex schiavo giamaicano che assiste Foote nelle sue folli imprese; altrettanto bravi sono Forbes Masson nel ruolo del dottor Hunter e Colin Stinton in quello di Benjamin Franklin.
Joseph Millson è un affascinante David Garrick, l'attore dai sordidi inizi che ha raggiunto la celebrità e la nomea di padre della recitazione. Con carisma, gigioneria e un po' di ipocrisia, Garrick è l'anti-Foote, un uomo di spettacolo che rinnega le origini per reinventarsi come uomo di mondo... e Millson lo fa alla perfezione. Ian Kelly, l'autore della commedia e della biografia a cui è ispirata, è un bravo Giorgio III, pieno di tic e un po' isterico.
Mr Foote's Other Leg è una commedia drammatica che promette molto e mantiene poco: certo, ci dà uno spaccato del teatro del XVIII secolo e non mancano i momenti interessanti - per non parlare di un paio di battute davvero niente male - ma alla resa dei conti davvero non decolla. La vita di Foote è rocambolesca e interessante, indubbiamente fu un precursore e promotore di certi tipi di intrattenimento (la satira nel censurato teatro dell'epoca, le performances in drag in periodo che preferiva nascondere la sessualità), ma per una commedia di quasi tre ore di materiale su cui lavorare c'è davvero poco e quello che c'è viene usato male.
Simon Russell Beale, uno degli attori più amati del West End, è ottimo nel ruolo di Foote e riesce a rendere alla perfezioni tutte le sfumature del personaggio: la sagacia, il dolore, il trionfo, la follia e l'umiliazione. Si destreggia abilmente tra ricchi abiti femminili e una gamba di legno, rendendo la claudicante fisicità di Foote in modo impeccabile. Ero seduto in prima fila e in una particolare scena del secondo atto, quando Foote minaccia il suicidio sull'orlo del proscenio, vedere quella singola lacrima rotolare giù da una guancia è stato davvero toccante. Quello che fa Beale nel ruolo di Foote è ridare completamente vita a uno dei personaggi dimenticati della storia, con la classe che solo un consumato signore del palcoscenico può avere.
Simon Russell Beale
Il resto del cast è altrettanto valido. Jenny Galloway è una fenomenale Mrs. Garner, l'energica stage manager dell'impresa di Foote che tira avanti la baracca con una straordinaria parlata cockney e maniere brusche e un materne. Frank Barber è un ottimo Micah Balfour, l'ex schiavo giamaicano che assiste Foote nelle sue folli imprese; altrettanto bravi sono Forbes Masson nel ruolo del dottor Hunter e Colin Stinton in quello di Benjamin Franklin.
Joseph Millson è un affascinante David Garrick, l'attore dai sordidi inizi che ha raggiunto la celebrità e la nomea di padre della recitazione. Con carisma, gigioneria e un po' di ipocrisia, Garrick è l'anti-Foote, un uomo di spettacolo che rinnega le origini per reinventarsi come uomo di mondo... e Millson lo fa alla perfezione. Ian Kelly, l'autore della commedia e della biografia a cui è ispirata, è un bravo Giorgio III, pieno di tic e un po' isterico.
Joseph Millson, Dervla Kirwan e Simon Russell Beale
La performance della serata è quella di Dervla Kirwan nel ruolo di Peg Woffington, l'attrice irlandese che condivide l'umile esordio con Foote e Garrick. Peg fa da collante tra i due attori e costituisce il cuore pulsante della commedia, il vero aspetto umano di tutta la vicenda. Con l'adorabile parlata dublinese e spirito di sacrificio, la Peg della Kirwan è una donna indimenticabile e le sue scene di malattia che seguono la diagnosi del cancro sono davvero strazianti.
Mr Foote's Other Leg è un banco di prova per un cast di tutto rispetto, ma purtroppo nulla di più.
★★★