Pride and Prejudice* (* Sort Of) al Criterion Theatre
È una verità universalmente riconosciuta che Jane Austen è una delle scrittrici più amate e popolari della letteratura inglese. Parte di questo successo non si deve solo al suo spirito di osservazione più unico che raro, alla sua prosa cristallina e alla sua ironia sottile, ma anche ai numerosi adattamenti di grande successo dei suoi romanzi. L'intensa storia d'amore tra Hollywood e la Austen è iniziata nel 1940 e da allora abbiamo visto dozzine di film tratti da Emma, Persuasione, Mansfield Park e Ragione e sentimento. Sono quasi quindici anni che i fan dibattono accanitamente per stabilire quale sia il miglior adattamento di Orgoglio e pregiudizio: per alcuni è la leggendaria miniserie della BBC del 1995, mentre per altri è il film del 2005. La miniserie è un'accurata riduzione televisiva che ripropone dettagliatamente il mondo creato dalla Austen e la sua ironia, ma ha anche il merito di aver lanciato la carriera di Colin Firth. Il film di Joe Wright, invece, ha consacrato Keira Knightley in un adattamento più sintetico e dal taglio un po' più moderno, che rimane fedele nello spirito al romanzo originale.
Quello di Isobel McArthur è un adattamento meno ambizioso, ma che sicuramente metterà d'accordo tutti i fan della Austen. Questa esilarante commedia musicale è una rilettura in chiava metateatrale di Orgoglio e Pregiudizio narrato interamente dai personaggi più periferici dell'opera di Jane Austen: i servi e i domestici che si affaccendano in giro per casa mentre i protagonisti vivono le loro storie d'amore. Le cinque serve – tutte bravissime e con formidabili accenti scozzesi – mettono in scena l'interno romanzo, destreggiandosi tra dozzine di personaggi e cambi repentini di scena. Il tutto, ovviamente, fatto in modo molto tongue in cheek: quella della McArthur è una rielaborazione molto moderna e posso assicurarvi che non esistente niente di più esilarante di vedere una damina in abiti Regency lasciarsi scappare un "shit" o "fuck".
Mr Bennet e le cinque donne Bennet
Ma non lasciatevi ingannare dalle apparenze: dietro il senso dell'umorismo sfacciato e irriverente si cela una profonda comprensione del romanzo della Austen e, a tratti, si ha l'impressione che queste cinque meravigliose attrici praticamente sconosciute abbiano catturato l'essenza delle eroine – e degli eroi – austeniani meglio di tanti premi Oscar. L'Elizabeth di Meghan Tyler, in particolare, è un vero gioiello e dietro alla sua ironia da Saturday Night Live vivono intense emozioni: quando si rende conto di aver malinterpretato Darcy e pensa di averlo perso per sempre, spezza il cuore portando in scena un dolore tanto diretto quanto devastante. Alla McCArthur non dobbiamo solamente il geniale adattamento per le scene, ma anche delle grasse risate: nel duplice ruolo della signora Bennet e di Mr Darcy regala i momenti più esilaranti della serata e non vedo l'ora di vederla riadattare ed interpretare qualche altro classico. Il resto del cast non è assolutamente da meno: Tori Burgess (Mary/Kitty/Mr Collins/Mrs Gardiner), Christina Gordon (Jane/Wickham/Catherine de Bourgh) e Hannah Jarrett-Scott (Charlotte/Bingley/Caroline) completano il cast con le brillanti interpretazioni che mettono in luce i loro talenti da caratteriste, cantanti e musiciste.
La capace regia di Simon Harvey mantiene sui binari giusti uno spettacolo che, altrimenti, potrebbe risultare eccessivamente sopra le righe, ma questo Orgoglio e pregiudizio abbraccia la propria metateatralità ed esalta quello che altri nasconderebbero. È un "gioco teatrale" nella più pura essenza del termine, in cui cinque fantastiche attrici fanno rivivere con semplicità un mondo che era della Austen, ma che in fondo è anche il nostro. Quello di Pride and Prejudice* (*sort of) è un piccolo miracolo, quello di uno spettacolo nato in provincia e – forte del passaparola e delle recensioni positivissime – è arrivato, passo dopo passo, sulle più prestigiose scene londinesi, quelle del West End. E nessuno potrebbe meritare questo successo più della McArthur e delle sue compagne: né gli amanti del teatro, né gli amanti della comicità, né – soprattutto – gli amanti della Austen potranno rimanere delusi da questa vera e propria gemma che va in scena al Criterion Theatre otto volte a settimana fino ad aprile. Quindi, se passate per Londra, seguite i consigli della signora Bennet e trattare questo musical come se fosse un ricco scapolo: non lasciatevelo sfuggire!
In breve. Una dissacrante rilettura del romanzo della Austen rende Pride and Prejudice* (*sort of) una delle commedie più brillanti che Londra abbia da offrire. Il solo Mr Bennet vale da solo il prezzo del biglietto.
★★★★★
Nessun commento:
Posta un commento